Grandine e pannelli solari: le due soluzioni

Mai come quest’anno notiamo un interesse tanto grande per i danni causati dalla grandine ai pannelli solari e per le possibile soluzioni. Uno dei segnali evidenti del cambio climatico è infatti l’aumento del diametro medio dei “chicchi” di grandine. In tutto il mondo abbiamo visto case, automobili e piantagioni distrutte a causa delle dimensioni mai viste prima della grandine. Ed è lecito ora più che mai farsi delle domande ma soprattutto cercare soluzioni.

Grandine e pannelli solari
Grandine e pannelli solari

Cosa é la grandine

La grandine non è altro un accumulo di sfere di ghiaccio che precipitano dalle nubi verso la terra. Si forma grazie alle correnti di aria calda e umida in salita che incontrano temperature più fredde ad un’altezza maggiore, si ghiacciano. Iniziando quindi a cadere per via del peso incontrano altra aria calda in salita, quindi risalgono e aumentano il loro volume. Questo fino a che il loro peso e tale da non poter essere più respinto verso l’alto dalle correnti ascensionali.

Ovviamente, più è grande la differenza di temperatura, più grande saranno i chicchi che si formeranno.

Tre tipi di preoccupazioni riguardo a grandine e pannelli solari

Ora abbiamo tre categorie di persone che si preoccupano dei danni della grandine e che cercano soluzioni. Chi ha già subito dei danni, chi non ancora, e chi invece avrebbe voluto presto installare un impianto nuovo. Tutte e tre queste categorie di persone hanno capito che per colpa del cambio climatico sarebbe bene rivedere anche quali sono le opportunità concrete per facilitare la transizione energetica.

Le uniche due soluzioni reali, per ora

Esistono classi di pannelli diverse e con diverse resistenze all’impatto. In Europa è valido il certificato IEC 61215 che obbliga l’utilizzo di pannelli di classe 2 come minimo. Alcuni costruttori, almeno sulla carta è la 5, garantiscono la protezione contro chicchi di diametro di 55 mm a una velocità di 33,9 metri al secondo, che corrisponderebbe a una classe 5. Oltre queste dimensioni, anche a parità di velocità, non è possibile per i pannelli convenzionali resistere all’impatto. Ora, tutto è possibile, ma poche persone possono o vogliono salire sul tetto e coprire i pannelli con chissà quale materiale per poi scoprirli appena cessata la grandine. Ebbene questa sarebbe la unica soluzione reale per proteggere il fragile vetro dei pannelli da delle palle di ghiaccio.

A questo punto, l’unica alternativa valida solo le tegole fotovoltaiche di Tesla.

Grandine, pannelli solari e soluzioni alla Tesla

Non ci divulgheremo sulla descrizione delle tegole Tesla e questo articolo non è sponsorizzato. Abbiamo comunque il dovere di accennare a tutte le nuove tecnologie nel settore. Tesla offre fino a prova contraria la soluzione fotovoltaica più a prova di bomba. Nel loro prezzo è incluso anche un design squisito e tutto ciò che serve per farli funzionare, mobile App compresa, in un’unica soluzione. Rimandiamo al loro sito per chi volesse informarsi.

Tegole Tesla
https://www.tesla.com/en_eu/solarroof